Che cosa si prova a cadere da un piroscafo in mezzo all’Oceano Pacifico?
Chiedetelo a Henry Preston Standish, il protagonista di questo breve romanzo: un agente di Borsa di New York che si è appena concesso la sua prima vacanza solitaria per poi, una volta al largo, cadere inopinatamente in mare.
Sposato, con due figli, socio di un fondo di investimento, Standish è un bravo cittadino, “scialbo come una tela grigia”, che non ha mai avuto dubbi o cedimenti.
La sua è un'esistenza tranquilla e agiata, ma il tarlo di qualcosa che manca in una vita così regolare si insinua pian piano in profondità, fino a convincerlo
di aver bisogno di un distacco temporaneo da tutto. Sente il bisogno di partire.
Inizia così a viaggiare e finisce, con pochi altri passeggeri, sull’Arabella, in viaggio verso Panama, ultima tappa prima del rientro a casa.
Se il viaggio non andrà come sperato è solo colpa della sua condizione di gentiluomo – fonte ultima dei suoi guai –, che gli impedisce di urlare a squarciagola per chiedere soccorso una volta caduto in mare. Quando, infatti, si decide a farlo è troppo tardi e si ritrova in pieno oceano, mentre la nave si allontana per sempre all'orizzonte.
Le ore successive le passerà a riflettere sulla tragica ironia della sua sorte: una minima odissea tutta interiore che lentamente si trasforma in una sorta di
regressione alla condizione prenatale, verso un pensiero originario.
Standish si spoglia delle convenzioni e riesce a vedere “l’enorme divario tra alba e tramonto”, tra consuetudine e verità, a comprendere cosa davvero
significhino i sentimenti e di come, pur all’interno di una società che allontana dal pensiero della morte, questa figuri, paradossalmente, come l’istante deflagrante della vita (“Avevi tutto il tempo a disposizione per pensare e maledire il tuo destino, per sentirti minuscolo e terrorizzato, per vederti risucchiare il midollo della vita a poco a poco”).
Herbert Clyde Lewis (Brooklyn, 1909-1950) scrive una novella perfetta, una storia che si sostiene grazie alla destrezza nel raccontare. Muovendosi tra i
registri, dal comico al tragico, Lewis dà la concretezza della parola all’universo intangibile dei sentimenti e dei pensieri che ci parlano, così, direttamente.
La straordinaria Maria Paiato torna a collaborare con il Centro Teatrale Bresciano dopo i successi di Il delirio del particolare, Boston Marriage e Ladies Football Club portando in scena questo piccolo capolavoro della letteratura.