LE PRODUZIONI CTB

Sono diciassette gli spettacoli di produzione presenti nel Cartellone 2024/2025, distribuiti in Stagione di prosa, Altri percorsi, nella rassegna Nello spazio e nel tempo. Palestra di teatro contemporaneo e in Fuori abbonamento: Mimì, Interrogatorio a Maria, La decapitazione di Marco Gualco, Cabaret Yiddish, Totò e Vicé, Andavamo a mille, Franciscus, Nella lingua e nella spada, Cassandra o dell’inganno, Il malato immaginario, Gentiluomo in mare, Le emozioni che abbiamo vissuto, Se dicessimo la verità, Cenci, Il teatro comico di Carlo Goldoni, Notte Morricone e Moby Dick.

Diciassette produzioni in scena, da quest’anno, in tre teatri della città di Brescia, il Teatro Sociale, il nuovo Teatro Renato Borsoni e lo storico Teatro Mina Mezzadri.

Affidati a registi, attori e drammaturghi di primissimo piano della scena nazionale, molti dei quali collaborano da lungo tempo con il CTB, i nuovi spettacoli di questa Stagione qualificano la forte identità del nostro teatro, sempre più consolidato a livello nazionale.

Il nuovo Teatro Renato Borsoni apre con la prima produzione in cartellone, Mimì. Da sud a sud sulle note di Domenico Modugno. Uno spettacolo di e con Mario Incudine, con la regia di Moni Ovadia, incentrato su uno dei padri della canzone italiana, Domenico Modugno. Omaggiando Giovanni Testori, Paolo Bignamini cura poi la regia di Interrogatorio a Maria con Leda Kreider e Miriam Giudice: un testo vertiginoso, tra i più alti e potenti della produzione dell’autore milanese.

La Stagione prosegue con Riccardo Cacace che dirige e interpreta, con una compagnia di ottimi attori, La decapitazione di Marco Gualco, storia di un uomo che implora il suo boia di fermare l’esecuzione per raccontare la sua vita.

Moni Ovadia, insieme al suo esplosivo ensemble di musicisti, continua a collaborare con il CTB con Cabaret Yiddish, nuovo affondo nella cultura e nella musica ebraica, combinazione di storielle, canzonette, battute fulminee e geniale atmosfera da cabaret che, con intelligenza e ironia, sa farci riflettere sui sentimenti più alti e assoluti dell’uomo.

Tornano poi Enzo Vetrano e Stefano Randisi con Totò e Vicé, poetico pezzo di teatro i cui protagonisti sono i teneri e surreali clochard nati dalla fantasia di Franco Scaldati, qui riletti dai due grandi artisti. In un tempo imprendibile tra passato e futuro, i due personaggi vivono un’amicizia assoluta, con la necessità di essere in due, per essere.

Andavamo a mille di e con Gioele Dix porta in scena un progetto dedicato a una competizione unica: la 1000 Miglia. Con il suo inconfondibile stile, l’artista milanese storia attraverso lo sguardo di chi ha partecipato alla corsa più bella del mondo.

Dopo il successo dello scorso anno, riproponiamo in via straordinaria l’ultimo spettacolo di Simone Cristicchi, Franciscus. Il folle che parlava agli uccelli, un emozionante racconto di San Francesco d’Assisi visto con gli occhi dell’artista romano.

Con Nella lingua e nella spada Elena Bucci compone un melologo struggente e appassionato che porta in scena le parole di Oriana Fallaci e l’amore per la libertà del poeta e rivoluzionario greco Aléxandros Panagulis.

Il 2025 si apre con uno straordinario affondo nel Mito di Cassandra, figura dell’antichità tra le più tragiche e vertiginose: sola, porta con sé il peso della conoscenza e il destino di non essere creduta. Cassandra o dell’inganno è l’ipnotico spettacolo di Elisabetta Pozzi in cartellone.

Un Malato immaginario onirico, irriverente, divertente e contemporaneo, che racconta le vicende familiari dell’ipocondriaco Argante, è il nuovo spettacolo diretto da Andrea Chiodi con protagonista il bravissimo Tindaro Granata.

La Stagione prosegue con la straordinaria Maria Paiato che con la sua bravura è interprete del piccolo capolavoro di Herbert Clyde Lewis Gentiluomo in mare.

Walter Veltroni è il protagonista di un originale progetto che lo vede, in veste di narratore, condurci attraverso il nostro passato più recente, a partire dagli anni Sessanta: Le emozioni che abbiamo vissuto.

Ritorna Se dicessimo la verità. Ultimo capitolo lo spettacolo di Emanuela Giordano e Giulia Minoli che da dieci anni attraversa l’Italia raccontando storie di resistenza e lotta alla criminalità organizzata.

Cenci. Rinascimento contemporaneo è la riscrittura a cura di Giorgia Cerruti dalle opere di Shelley, Artaud, Stendhal e dagli atti del processo contro Beatrice Cenci, che racconta e attualizza la storia della nobile romana vissuta nel Cinquecento.

Ritorna sul palcoscenico bresciano Invisibile Kollettivo con una nuova sfida, Il teatro comico di Carlo Goldoni, manifesto poetico dell’autore veneziano, riproposto in chiave moderna.

Con Notte Morricone lo spagnolo Marcos Morau, uno dei coreografi più visionari della scena internazionale, rilegge per sedici danzatori l’universo del Maestro, puntando i riflettori sulla carica trascendente delle sue composizioni.

Ultima produzione della Stagione, Moby Dick vede Moni Ovadia incarnare il Capitano Achab, protagonista di questa ossessione epica che ha la fisionomia di una tragedia shakesperiana. In scena con lui Giulio Corso, per la regia di Guglielmo Ferro.

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