di Molière
progetto e collaborazione alla traduzione Andrée Ruth Shammah e Luca Micheletti
regia Andrée Ruth Shammah
traduzione Valerio Magrelli
con Fausto Cabra e con (in o. a.) Matteo Delespaul, Angelo Di Genio, Filippo Lai, Marina Occhionero, Emilia Scarpati Fanetti,
Andrea Soffiantini, Maria Luisa Zaltron e la partecipazione di Corrado D’Elia e due attori in via di definizione
scene Margherita Palli
costumi Giovanna Buzzi
luci Fabrizio Ballini
musiche Michele Tadini
cura del movimento Isa Traversi
produzione Teatro Franco Parenti, Fondazione Teatro della Toscana

Un capolavoro del teatro, messo in scena con un’attenta cura filologica del testo. Andrée Ruth Shammah torna a Molière con Il misantropo, “una storia d’amore, un amore-possesso, una nevrosi. Un tema moderno come non mai”.
A incarnare il protagonista Alceste, il talentuoso Fausto Cabra, regista e attore bresciano: guida una compagnia di bravissimi attori, tra cui spicca Marina Occhionero nei panni di Célimène.
In scena c’è la “disperata vitalità” di un uomo solo davanti al potere, solo davanti ai benpensanti; un uomo folle, deriso dalla società, ma in realtà l’unico capace di cogliere la follia di chi lo circonda. Un uomo in costume scuro, che si muove al centro di un mondo popolato da personaggi vestiti in colori pastello, a simboleggiare una società variegata nella forma, ma omologata nella sostanza.
“Non c’è volontà di giudizio – scrive Shammah – nessuno ha ragione, nessuno ha torto, la trama stessa si compone dall’evoluzione delle posizioni di ciascun personaggio. E credo stia proprio in quest’assenza di giudizio e nell’esplorazione dei diversi punti di vista la vera essenza del Teatro, e dunque il mio omaggio a uno dei più grandi autori di tutti i tempi”.

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