08 DICEMBRE 2016 - Teatro Gabbiano - Ghedi
regia Renata Coluccini
scene Michelangelo Campanale
disegno luci Marco Zennaro
con Cristina Liparoto e Sabrina Marforio
produzione Teatro del Buratto
Ho attraversato il bosco e … ce l’ho fatta! Anche se mi si sono impigliati i capelli tra i rami, anche se le
ombre mi hanno sfiorato, il sole mi ha indicato la via, mi sono venuti gli occhi grandi e ho scoperto la strada
giusta! Nel bosco le foglie mi sussurrano ancora la storia … la storia di Ravanellina, che è arrivata proprio
fino a qua, ma molto tempo fa.
C’era una volta una bambina che si chiamava Ravanellina… No… in realtà Ravanellina non c’era ancora…
ma c’erano un uomo e una donna che desideravano tanto, ma proprio tanto, avere una bambina…
Così inizia la fiaba di Raperonzolo, o Ravanellina. Quest’uomo e questa donna si accorsero un bel giorno di
aspettare una bambina e che sarebbero finalmente diventati genitori! La madre allora, fu presa da una gran
voglia di mangiare dei ravanelli che, sfortunatamente, crescevano solo nel giardino della vicina: una strega.
Il marito, volendo accontentare la moglie, una notte scavalcò le alte mura ed entrò nel giardino della
strega. Questa, però, lo sorprese e, in cambio dei ravanelli, lo costrinse ad accettare un patto: “quando
Ravanellina compirà 12 anni, io verrò a prenderla e da allora diventerà mia figlia”. Il tempo passò e nacque
una bella bambina. Che crebbe. Ma non appena Ravanellina ebbe 12 anni, la strega, come promesso, si
presentò e la prese con sé, chiudendola in un'alta torre …
La fiaba narrata è quella classica, di Raperonzolo, arricchita da suggestioni di racconti più recenti, come
“Coraline e la porta magica”. E’ la fiaba di una bambina che si troverà a vivere in due “famiglie”, sempre
sognando di uscire e attraversare il bosco, che, segreto e misterioso, circonda entrambe le sue case. E’ la
storia di un incontro con un principe, di un amore che la farà sognare e le regalerà coraggio e ali per
cominciare a volare. I protagonisti sono madri, padri, matrigne e principi, ma soprattutto, protagonista è
una bambina che vuole affrontare il bosco - fatto di paure, solitudine, desideri - per poter infine crescere.
L’infanzia è un momento unico e determinante, un libro prezioso in cui tutte le esperienze lasciano segni
indelebili, scritti, che daranno vita al romanzo della nostra esistenza. E a questo libro guardiamo sempre,
anche da adulti. La scelta di parlare il linguaggio della fiaba nasce dalla consapevolezza che le favole, create
dalla cultura di ogni popolo, al di fuori del tempo e dello spazio, evocano situazioni che consentono al
bambino di affrontare e metabolizzare le reali difficoltà della vita. Le fiabe aiutano a tradurre in immagini
visive gli stati interiori, aiutano a trasferire alla realtà significati nascosti. Insomma, danno forma ed
elaborano l'inconscio del mondo.
Età consigliata: dai 5 ai 10 anni