QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTO

DAL 14 DICEMBRE 2017 AL 17 DICEMBRE 2017 - Teatro Sociale

DI LUIGI PIRANDELLO
REGIA MARCO BERNARDI
SCENE GISBERT JAEKEL
COSTUMI ROBERTO BANCI
CON PATRIZIA MILANI, CARLO SIMONI
E CON (IN ORDINE ALFABETICO) EMANUELE CERRA, KAROLINE COMARELLA, CORRADO D’ELIA, ALESSIO DALLA COSTA, ANDREA DEANESI, STEFANO DETASSIS, SABRINA FRATERNALI, JACOPO GIACOMONI, PAOLO GROSSI, SEBASTIANO KINIGER, ALESSANDRA LIMETTI, MARTA MARCHI, MAX MERANER, ANTONELLA MIGLIORETTO, GIAMPIERO RAPPA, GIOVANNA ROSSI, IRENE VILLA, RICCARDO ZINI
produzione Teatro Stabile di Bolzano

Hinkfuss, un regista sperimentale e megalomane, tenta di mettere in scena uno spettacolo costringendo i suoi attori a improvvisare la parte sulla base di pochi elementi tratti da un breve racconto di torbida gelosia siciliana. Ma il conflitto tra regista e compagnia esplode inevitabilmente, mentre il pubblico rumoreggia perplesso e scandalizzato: tra divertimento da commedia e discussioni sull’arte teatrale gli attori riescono a cacciare il regista dal teatro e continuano la recita da soli. Con risultati sorprendenti.
Ecco la trama di “Questa sera si recita a soggetto”, un happening teatrale scritto da Pirandello nel 1929 durante il suo esilio volontario a Berlino, dopo lo scioglimento della Compagnia del Teatro d’Arte, da lui fondata, diretta e finanziata. Dall’esperienza capocomicale appena conclusa e dal contatto con l’effervescente scena berlinese dominata dall’espressionismo, che ben presto avrebbe visto affacciarsi gli astri di Brecht e Weill, era maturata la terza commedia della trilogia pirandelliana “del teatro nel teatro”, cominciata nel 1921 con “Sei personaggi in cerca d’autore”.
Questo testo, che lo Stabile di Bolzano porta in scena nell’anno in cui si celebrano i 150 anni dalla nascita del grande autore siciliano, nasce con un intento polemico e si regge in funambolico equilibrio tra una piccola storia italiana passata e provinciale e l’Europa del teatro dei grandi registi come Max Reinhardt. Un’intensa dialettica tra il Pirandello scrittore anteguerra, innestato ancora nel verismo regionale, e il drammaturgo innovatore che si proietta con calcolata audacia nella novità dell’esperimento scenico.
Una prepotente interazione tra suoni, luci, colori e passioni elementari, dove alla fine trionfa la magia del teatro. Un capolavoro di caos organizzato, un testo spiazzante, moderno e antico allo stesso tempo. Vedere questa commedia è un po’ come assistere di nascosto alle prove di uno spettacolo, con l’enorme vantaggio che la drammaturgia è progettata e scritta da un autore Premio Nobel per la letteratura.

Durata: 2 ore e 45 minuti (compreso intervallo)


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