DAL 12 DICEMBRE 2016 AL 21 DICEMBRE 2016 - Teatro Sociale
drammaturgia Silvia Mazzini
regia Angelo Facchetti
scene e costumi Giuseppe Luzzi
luci Sergio Martinelli
suono Edoardo Chiaf
musiche originali eseguite dal vivo Alberto Forino
con Roberto Capaldo, Francesca Franzè, Jessica Leonello, Alessandro Mor, Daniele Squassina
produzione CTB Centro Teatrale Bresciano
In occasione dei 400 anni dalla morte di Miguel de Cervantes e dopo il grande successo ottenuto la scorsa Stagione, il CTB ripropone il fortunato percorso di spettacolo dedicato a Don Chisciotte, figura emblematica della letteratura di ogni tempo, un eroe alla ricerca della sua identità che cavalca i secoli e giunge fino ai giorni nostri saldamente in sella al suo fido destriero Ronzinante.
I piccoli spettatori seguiranno Don Chisciotte e il suo fedele scudiero Sancho Panza nelle più errabonde e tragicomiche avventure, all’inseguimento dell’amore per Dulcinea e della speranza in un mondo più giusto e più nobile.
Qui si gioca con le illusioni, con la capacità di trasformare ogni osteria in castello ed un gregge di pecore in temibile esercito: l’irreale diventa reale e l’immaginazione prende il sopravvento nella mente del protagonista e negli occhi dei suoi piccoli scudieri.
Ogni piccolo spettatore verrà nominato governatore di un’isola tutta sua dove coltivare la propria fantasia e far crescere l’immaginazione.
Don Chisciotte non è un super eroe, ma un eroe tragicomico, forse un perdente, ma con molto da insegnare ai suoi spettatori. Un eroe fedele ai propri sogni, ideali e progetti, che combatte con ogni sorta di avversità, mettendosi al servizio dei più deboli. Attraverso di lui i bambini impareranno come l´immaginazione, può superare talvolta la realtà.
In teatro, luogo per eccellenza dell’immaginazione, i bambini della scuola primaria di primo e secondo grado, accompagnati dal simpatico servo Sancho Panza e da altri personaggi minori, potranno intraprendere un viaggio fisico all'interno degli spazi del Sociale e, contemporaneamente, conoscere i personaggi che ricoprono spesso a loro volta, nel racconto, il ruolo di attori.
Si tratta di un doppio percorso di scoperta e conoscenza della struttura di un teatro di tradizione e di alcuni temi di questo capolavoro che coinvolgeranno direttamente i giovani spettatori in un rapporto fra sogno e realtà. Si giocherà con “l’essere e il non essere”, col “sembrare”, col vedere cose che in realtà non sono sempre quelle che appaiono, temi, questi, tipicamente teatrali e metateatrali.